mercoledì 14 maggio 2014

LHC? Ma ha un costo pazzesco!

I costi della scienza più costosa a confronto con le comuni "spese di tutti i giorni".


Curiosando in rete sui vari blog che trattano di scienza, o fra i commenti dei lettori dei quotidiani online quando viene pubblicata una notizia relativa all'acceleratore LHC del Cern, spiccano (nel senso che mi fanno imbestialire) due tipologie di esternazioni.

La prima è relativa alla presunta inutilità, se non addirittura pericolosità, di questa ricerca, "quando ci sono cose molto piu' importanti da studiare". Di questo mi occuperò esplicitamente un'altra volta.

La seconda è relativa ai costi. Il commento tipico è che "è uno spreco di denaro pubblico pazzesco" (magari aggiungendo che è per qualcosa che non serve a niente, oppure anche pericoloso, riallacciandosi così al punto sopra).

Lo scopo di quanto segue è quindi di discutere l'aspetto dei costi. Prendo LHC come esempio, perchè lo conosco bene e è un progetto indubbiamente molto costoso e complesso, forse il più costoso progetto scientifico mai realizzato. Tuttavia il discorso sarebbe perfettamente valido e applicabile non solo a tutta la ricerca di base, ovvero quella finalizzata alla comprensione dei fenomeni naturali, ma alla ricerca in generale, anche quella cosiddetta applicata, dato che al giorno d'oggi fare ricerca di punta, qualunque sia il settore, dalla genetica alla fisica delle particelle, implica necessariamente un grosso dispiego di tempo, mezzi, tecnologia e risorse umane, e questo si traduce in costi molto alti.

Vorrei quindi dare alcuni metri di confronto, con il preciso intento di mostrare che, mentre siamo immediatamente pronti a fare il pelo e contropelo alle spese della ricerca scientifica (giustamente, direi, dato che si tratta di denaro pubblico), allo stesso tempo digeriamo quotidianamente spese incredibilmente più grandi senza scandalizzarci troppo, né tantomeno scrivere post indignati in rete. Premetto che, sui costi di LHC, circolano per forza di cose cifre approssimate (cosa normale per un progetto partito in sordina nei primi anni 90 e concretizzatosi solo alla fine della prima decade del nuovo millennio), sebbene sostanzialmente consistenti fra le varie fonti, e che io ho scelto di stare largo sulle spese.

L'intero progetto LHC è costato circa 6 miliardi di euro, la maggior parte per costruire l'acceleratore, e una frazione minore per realizzare gli esperimenti. Il funzionamenteo e il mantenimento dell'intero progetto costa inoltre circa 1 miliardo di euro all'anno, cifra che comprende il costo dell'elettricita' e delle migliaia di persone che ci lavorano quotidianamente. In totale finora LHC è costato circa 10 miliardi di euro (fonti qui, qui e qui).

Di fronte a queste cifra il cittadino medio inorridisce: come è possibile che, "con tutte le cose importanti da fare" si spenda una cifra simile per far giocare i fisici con le particelle! E giu' con i commenti indignati (quando va bene) e (molto spesso) con gli insulti agli scienziati e a questa scienza che "non si interessa dei veri problemi dell'uomo" .

Indubbiamente 6 miliardi di euro sono una cifra enorme per ognuno di noi (sebbene i 50 più ricchi nella lista di Forbes avrebbero qualcosa da ridire in proposito), ma lo sono ancora per un gruppo numeroso di nazioni finanziatrici, e su un arco di tempo superiore ai 10 anni? Infatti un punto assolutamente fondamentale è che LHC non è stato pagato in un'unica tranche, ma la spesa è stata spalmata su circa 15 anni. Non solo, ma esso è stato pagato da enti finanziatori pubblici di tutto il mondo, che hanno contribuito con pesi differenti. Ad esempio l'Italia ha contribuito per circa il 12%, ovvero 720 milioni di euro (sempre pagati in piu' di 10 anni), per un equivalente di circa 50 milioni di euro all'anno.

Quello che segue sono alcuni esempi di costi relativi ad attività completamente differenti dalla ricerca scientifica, e con i quali conviviamo abitualmente, spesso senza renderci conto del loro ammontare effettivo. Tali costi a volte sono direttamente a carico dei cittadini tramite le loro tasse, e vanno confrontati con la cifra spesa per LHC.  Sottolineo ancora una volta di tenere bene a mente che il costo del progetto LHC, circa 6 miliardi di euro, è stato suddiviso tra un gran numero di enti finanziatori pubblici di varie nazioni su un lasso di tempo di circa 15 anni.

Il costo complessivo di LHC corrisponde a:

  • 4 giorni di guerra in Iraq. Ogni quatto giorni di permanenza in Iraq le cosiddette forze alleate, di cui anche l'Italia faceva parte, hanno speso quanto l'intero costo del progetto LHC. La guerra in Iraq è durata, per la cronaca, 365 settimane, ovvero 639 gruppi di 4 giorni, per una spesa totale, soltanto da parte degli Stati Uniti, stimata fra 3.2 e 4 trilioni di dollari (fonte). Senza voler entrare nel merito dei pro o contro l'intervento in Iraq, è interessante sottolineare che anche fra i più accaniti oppositori raramente veniva messo in cima alla lista il suo costo spropositato.
  • un duecentesimo (in realtà addirittura meno, ma lasciamo perdere gli spicci e facciamo cifra tonda) di quanto stanziato in brevissimo tempo dal governo USA per contrastare il crack finanziario delle banche nel 2009, anche se, ci rassicurano le fonti, soltanto 573 miliardi di dollari sono stati effettivamente sborsati, corrispondenti a solo una settantina di LHC.
  • 1 settimana di pubblicità nel mondo. Ogni settimana nel mondo si spende l'intero costo del progetto LHC in spot o annunci pubblicitari di vario tipo. I dati sono del 2006 (fonte). La maggior parte della cifra coinvolge gli Stati Uniti e l'Europa. Il costo totale degli spot pubblicitari durante la serata finale del Superbowl nel 2013 è stato, per 58 spot, l'equivalente di 50 milioni di euro, ovvero pari al contributo dato dall'Italia ogni anno per la costruzione di LHC (fonte).
  • Un duecentesimo della spesa militare mondiale annua. Ogni anno nel mondo si spende l'equivalente di 200 progetti LHC in spese militari. E' interessante sottolineare che il contributo annuo dato dall'Italia al progetto LHC (circa 50 milioni di euro) è considerevolmente inferiore alla spesa giornaliera dello Stato Italiano per attività militari (fonte).
  • Circa 60 cacciabombardieri F35. L'Italia prevede di acquistarne, da sola, un centinaio, ovvero l'equivalente di più di 10 volte quanto essa ha speso per finanziare l'intero progetto LHC (fonte).
  • Circa due terzi della spesa per l'organizzazione del campionato mondiale di calcio 2014 (fonte). Forse qualcuno lo avrà fatto, ma non credo siano comuni le esternazioni pubbliche sul fatto che ci sono cose più importanti da fare che organizzare il campionato del mondo di calcio.


Il più costoso degli esperimenti di LHC (circa 500 milioni di euro), anche esso costruito su una scala temporale di più di 10 anni, corrisponde a: 

  • La spesa annua di 4 o 5 team di Formula 1 (fonte). Negli anni passati, quando le limitazioni imposte dai regolamenti erano meno restrittive, la spesa di ogni singolo team era molto maggiore. Sia ben chiaro, la Formula1 produce ricerca e ricadute tecnologiche, oltre a dare lavoro a un gran numero di persone (ma anche LHC lo fa!), ma non ho mai visto nessuno protestare per quanto costa.
  • Circa il doppio di quanto sborsato dall'Italia per sole consulenze e stipendi di dirigenti per la mancata realizzazazione del ponte sullo Stretto di Messina (fonte). L'intero progetto, nominalmente, sarebbe costato molto più che l'intero progetto LHC.
  • La nuova sede della Regione Lombardia fonte

E vediamo adesso cosa è costato LHC agli italiani. Abbiamo visto che lo Stato Italiano ha speso circa 720 milioni di euro in 15 anni come contributo per realizzare LHC. Suddivisa per ogni cittadino, la cifra corrisponde al costo di un caffè al bar una volta all'anno. Un vero salasso! Per confronto l'evasione fiscale in Italia, nel 2012, è stimata essere stata di circa 2000 euro pro capite (fonte). La spesa italiana per realizzare LHC, da tanti ritenuta inaccettabile, corrisponde a:

  • Circa la meta' del costo annuo del parlamento italiano (fonte). Evabbè, direte, ti piace vincere facile! Infatti il costo di camera e Senato nel 2012 ammontava a 1.5 miliardi di euro l'anno, lo 0.1% del PIL. Per confronto la frazione del PIL destinato a tutta la ricerca scientifica in Italia, sia pubblica che privata, dal bosone di Higgs alla sclerosi multipla, dalle galassie alla lotta al cancro, e' l'1.1%. Solo una decina di volte maggiore.
  • Meno del giro di affari legato al calciomercato della Serie A nel 2014 (877 milioni di euro, fonte).
  • Meno di un decimo di quanto hanno speso gli italiani nei primi 6 mesi del 2013 per maghi, cartomanti e simili (fonte)
Va inoltre fatto presente che, a causa della distribuzione delle commesse alle aziende che hanno partecipato alla realizzazione del progetto, la spesa per LHC è andata al 70% in ordini all’industria europea per apparati e macchine di alta tecnologia. L’Italia ha ottenuto il 17% dei contratti industriali, corrispondente a un rientro globale, sui quindici anni, di circa 770 milioni di euro, ovvero confrontabile con ciò che essa ha investito nel progetto stesso (fonte). Non solo, questi ordini sono stati resi possibili da un lavoro di ricerca e sviluppo condotto dalle imprese in collaborazione con il CERN e con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, trattandosi di strumenti avanzati e in genere non disponibili prima della costruzione di LHC. Lo sforzo per realizzare strumenti così avanzati ha pagato alle imprese in termini di ordini successivi. Un esempio tra tutti: l’ ASG Superconductors del gruppo Malacalza, che ha rilevato la storica Ansaldo Superconduttori, ha costruito 446 dei 1200 magneti superconduttori di LHC e altri magneti per grandi apparati sperimentali. Il know-how acquisito ha permesso quindi alle stesse imprese che hanno partecipato alla realizzazione di LHC di ottenere contratti per altri progetti successivi, per diverse centinaia di milioni di euro, in concorrenza con imprese straniere che, prima di LHC, dominavano il mercato. Insomma, in un momento in cui in Italia le aziende chiudono per mancanza di lavoro, si scopre l'acqua calda, e cioè che l'innovazione, questa parola che tutti hanno sulla bocca ma di cui, sembra, soltanto pochi abbiano realmente capito il significato, produce lavoro! Insomma, LHC ci ha ricordato che con la ricerca scientifica ci si può perfino guadagnare.

In futuro, in un altra puntata di questo blog, risponderemo alla domanda "a cosa serve questa ricerca", che, nella sua versione colloquiale, si manifesta con "ma chi se ne frega del Bosone di Higgs". Ma forse chi è arrivato a leggere fino qui avrà già capito a cosa serve. Per il momento comunque promettetemi che, quando in futuro incontrerete qualcuno che vi dice che "sono tutti soldi buttati" lo manderete in quel paese senza esitazione. Poi magari gli spiegate anche perchè, ma prima, a scopo puramente educativo, un bel "mavafff...!".









11 commenti:

  1. Perché le tasche degli italiani erano già state salassate per costruire il tunnel Gelmini, e senza dirlo a nessuno! :P

    (P.S. Scherzo, eh, ho fatto la tesi di laurea sui neutrini oscillanti fra il CERN e il Gran Sasso. Seriamente, bell'articolo ;) )

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  2. Ottimo articolo^^ l'unica nota stonata è quella relativa alla spesa annua e giornaliera destinata alla difesa. Questo articolo è molto più dettagliato http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-11-27/ministero-difesa-bilancio-2013-120735.shtml?uuid=Abg52o6G

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  3. Grazie ... meglio puntualizzare certe cose, soprattutto in relazione alla spesa per i "maghi".
    Invidio mio figlio che fra poche settimane andrà in gita scolastica al CERN ...
    Gli stampo l'articolo e poi glielo passo così se dovesse fare una relazione finale lo potrà citare (con le fonti!).

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  4. Ma no, meglio mandarli a quel paese e basta - tanto mica si fermano ad ascoltare.

    Ottimo articolo!

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  5. Articolo da divulgare il più possibile

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  6. La logica è che siccome si "buttano" più soldi da altre parti allora va bene anche "buttarli" a costruire LHC?
    Con LHC i soldi non sono "buttati" in quanto portano know-how alle nostre industrie e invece con gli investimenti militari i soldi non portano nessun know-how e tecnologia? La Ricerca quella vera e complessa si può fare "buttando" i soldi e garantendo privilegi alla gente del CERN (niente tasse, stato diplomatico, etc.)? Ci vuole questo per fare ricerca e innovazione?
    Mah. Secondo me potevi occupare il tempo passato a scrivere quest'articolo in modo migliore .... Ma è una questione di intelligenza e gusti.

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    1. Lo sai vero, che per scrivere quello che hai scritto, hai usato il web, che e' stato inventato al cern? Inventato per fare questa ricerca he tu sembri disprezzare, e poi reso pubblico gratis. Altri ti avrebbero fatto pagare per scrivere queste 4 righe.

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  7. Grande articolo, fa capire quanta importanza ha la ricerca di conoscenze,e quanto sia quantomeno un pò ottuso chi non capisce nemmeno a cosa possa servire.

    Intanto a dare risposte a come funzionano i sistemi estremamente complessi, certo se uno non va da quì a li è improbabile che si lasci affascinare da queste cose.

    Casomai si potrebbe fare solo l'obiezione che a volte il risultato di grandi ricerche che potrebbero o avrebbero potuto fare balzi immensi all'umanità purtroppo venga poi utilizzato male o non utilizzato per le solite questioni di interessi di altre corporazioni.

    Così tante cose che potrebbero probabilmente aver già migliorato immensamente la vita di tutti non sempre si diffondono come dovrebbero o peggio intuizioni di certi tipi non vanno avanti per mancanza di adeguati finanziamenti.


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  8. Mi pare non sia partito il mio commento, pazienza, riassumo.

    Ricerche di questo tipo sono talmente importanti da giustificarne pienamente i costi.
    Casomai c'è molto altro di cui scandalizzarsi e non dico altro.

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  9. beh si non e' tanto 6 miliardi come se ogni persona del mondo mettesse 1 euro Cioe' 1 caffe' cosa che che sia

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